28 dic 2015

 

Rosemary's Baby di Ira Levin. Un horror urbano a New York

Rosemary e Guy Woodhouse sono una giovane coppia appena sposata in cerca di un appartamento in affitto a New York. Troveranno due appartamenti che potrebbero fare al caso loro. Uno di questi è il Bramford, bello spazioso, in stile liberty, centrale ed economico, nonostante sia legato, si dice, a delle oscure maldicenze. La coppia accetterà di stare al Bramford che si erge fiero con delle strane figure inquietanti di doccioni nella facciata. Qui troveranno come inquilini alcuni anziani vicini molto premurosi insieme a un loro bizzarro gruppo di amici, i quali avranno un interesse conturbante verso i nuovi arrivati, in specie nella ragazza. E quando Rosemary scoprirà la terribile verità forse sarà troppo tardi.


Rosemary's Baby- copertina libro


Qualche tempo dopo che la coppia si sarà sistemata avverranno strani episodi. Guy, il marito di Rosemary, è un attore in cerca di successo che vive facendo saltuariamente qualche apparizione pubblicitaria. Il giorno che dovrà fare un importante audizione il suo rivale diventerà cieco. Un amico di Rosemary che l'aveva messa in guardia, e stava per scoprire qualcosa su una misteriosa radice di tanis, regalata alla donna in forma di amuleto dai vicini di casa, entrerà in coma non senza lasciargli un indizio in un libro. Una ragazza appena conosciuta da Rosemary si suiciderà da una finestra.

Gli strani vicini i Castevet, sembrano essere troppo premurosi verso la donna, lasciando per esempio delle candele nere nel caso venga a mancare la luce. E poi ci sono gli insoliti suoni che provengono oltre le pareti, una sorta di cantilena accompagnata da una musica, un flauto o zufolo.


Convinta dal marito - il quale nel frattempo aveva stretto un insolita amicizia con i Castevet - deciderà di avere un figlio. Una notte verrà posseduta, crederà però di aver fatto un sogno: vedrà il presidente Kennedy, Minnie e Roman Castevet i loro vicini avvolti in una nebbia e degli strani occhi gialli ardenti che la osservano, e poi un odore di zolfo. La mattina dopo noterà dei graffi sulle cosce e nel corpo. "«Ho sognato che qualcuno mi stava... violentando», disse poi. «Non so chi. Un essere... non umano»" dirà al marito.

Pochi mesi dopo si ritroverà incinta con forti dolori al ventre e un evidente calo di peso. Le attenzioni della signora Castevet si faranno ancora più insistenti. La povera ragazza sarà costretta a bere una pozione sgradevole preparata da Minnie, invece delle vitamine che gli avrebbe consigliato il precedente medico. Anche perché i Castevet gli faranno cambiare medico, la indirizzeranno da un loro conoscente, uno specialista "«No, niente pillole,» replicò lui. «Minnie Castevet ha un erbario e un frullatore, le dirò di prepararle ogni giorno una pozione che sarà certamente più fresca, più sicura e più ricca di vitamine di qualsiasi pillola in vendita»."
Fra patimenti fisici, psicologici e altre strane constatazioni, Rosemary incomincerà a comprendere la verità, analizzando gli eventi passati e arrivando ad una terribile conclusione a pochi giorni dal parto.


The_Dakota_by_David_Shankbone
Il palazzo Dakota a New York usato per le riprese
esterne del film Rosemary's Baby

In una postfazione americana al suo romanzo Rosemary's Baby - che ora esce per le edizioni Sur - lo scrittore Ira Levin diceva che la parte più interessante di una storia dell'orrore è il prima di svelare un orrore, non il dopo. Questo gli fece venire in mente un'idea per un romanzo di suspense, cioè che anche il feto di un bambino poteva essere un orrore efficace se il lettore stesso lo fa crescere - nella sua immaginazione - in qualcosa di malignamente diverso dal bambino atteso. Nove mesi di anticipazione con il Male dentro l'eroina.

"Potevo immaginare solo due possibilità: la mia sfortunata eroina doveva rimanere incinta da un extraterrestre o un essere demoniaco. Riguardo agli alieni qualcuno ci aveva già pensato ne " figli dell'invasione" un romanzo di John Wyndham, perciò mi restava l'altra alternativa".

Si documentò sulla stregoneria e testi affini. Nel 1965 si mise al lavoro agganciando l'incredibile storia fra la realtà di tutti i giorni nella città di Manhattan, tra comuni notizie di agitazioni sindacali, elezioni di un sindaco, prime teatrali, o l'arrivo del papa Paolo VI all' ONU, notizie che appariranno di sfuggita nel romanzo.


La quotidianità è l'elemento principale del romanzo. Nessuno crederebbe che i vicini di casa di un grande palazzo nel centro di Manhattan pratichino riti antichi.

Nella letteratura, in passato, il trasloco dei personaggi avveniva in lande desolate della Transilvania, in tenute isolate della Cornovaglia, o in manieri decadenti dell'Inghilterra. Qualunque fosse la ragione per i personaggi, il fine era sempre quello di trovarsi nei guai e di non poterne uscire. I lettori però erano confortati dall'idea che qualunque tipo di orrore avveniva lontano, fuori dai loro confini.
Ma questa volta Ira Levin porta l'orrore negli anfratti urbani di una città tentacolare fra newyorkesi eccentrici e arroganti e una upper class in cerca di se stessa.

"In fondo alla stanza c'era una culla di vimini, nera. Nera, completamente nera;
drappeggiata con del taffetà nero e ricoperta, ammantata, da un velo nero
"
(scena dal film Rosemary's Baby) 


Il 1967 anno d'uscita del libro era un periodo in cui la rivista Time intitolava la copertina "Is God dead?" che viene citata nel romanzo, riguardante un movimento teologico nato nel 1960 conosciuto come la "morte di Dio", la guerra e gli orrori del Vietnam erano presenti nei media e il mondo si spaccava in sette di vario tipo, dove prendevano forma società segrete e occulte.

La religione non contava più di tanto. Invece di chiedere conforto ai preti alcuni si rivolgevano a medici specialisti di Park Avenue che curavano i ricchi e facevano 'miracoli' diventando oggetto di star in personaggi televisivi (vedi la serie tv il Dr. Kildare). Questa realtà, ad un certo punto, sembrerà caotica e disturbante per Rosemary la quale, dopo un incomprensibile litigio con il marito, troverà una certa sicurezza in una casetta isolata nei boschi per qualche giorno, ingozzandosi di barattoli di stufato e chili con carne, cercando di placare la sua nevrosi lontano dal caos cittadino e dagli assillanti vicini.


Il romanzo divenne il primo best seller dell'orrore degli anni '60 contribuendo successivamente ad aprire la strada a scrittori come Stephen King e Dean R.Koontz, aggiornando la narrativa tradizionale gotica. Inoltre Levin utilizza alcune importanti questioni tematiche fra cui la paranoia sociale, l' argomento femminista contro una società maschilista dominante, e la rappresentazione del bambino come oggetto di culto e di denigrazione.

Lo stesso Stephen King in Danse macabre ne fa una sua personale analisi sottolineando che "l’umorismo e l’orrore stanno a fianco a fianco, e negarne uno è come negare anche l’altro" e poi con una battuta : "Mia moglie, di educazione cattolica, dice che il libro è anche una commedia religiosa con la sua poco divertente battuta finale. E' la prova di quello che la Chiesa cattolica ha sempre detto dei matrimoni misti: non funzionano".


Le descrizioni dei dettagli d'ambiente domestico fatte dal punto di vista femminile di Rosemary sono rilevanti per comprendere meglio i protagonisti e la vicenda, si può quasi considerarlo un romanzo di interni, fra passaggi segreti e armadi a muro, cucine enormi, lavelli mastodontici e vecchi mobili.

Il ritmo è costante, di facile lettura, con una suspense che si delinea lentamente. Insomma un buon libro da leggere che consiglio vivamente a chi non ha mai visto il film, o ha un ricordo vago, ma anche per chi lo ha già visto pur sapendo il finale.      



Rosemary's Baby - Blu-ray


Il film di Roman Polanski

I diritti cinematografici di Rosemary's Baby erano stati venduti prima della pubblicazione. La Paramount decise di affidare nel 1968 la trasposizione del romanzo e la sceneggiatura a un giovane regista: Roman Polanski. Il risultato forse fu l'adattamento cinematografico più fedele mai realizzato. Incorporando pagine intere di dialogo del libro e utilizzando i colori degli abiti menzionati.
"Il suo stile di regia sobrio integrava perfettamente lo stile del libro, e la fusione non avrebbe potuto essere migliore."
"...la sua sceneggiatura era la prima che lui scriveva tratta dal materiale di un altro; i suoi film precedenti se li era scritti tutti da solo. Penso non sapesse che era permesso (anzi, quasi obbligatorio!) fare dei cambiamenti. Ricordo che mi chiamò da Hollywood per chiedermi in quale numero del New Yorker Guy aveva visto la pubblicità della camicia. Mi dispiacque dover dire che l’avevo inventata; pensavo che ogni numero del New Yorker avesse la pubblicità di una bella camicia. Ma il numero uscito nel giorno in cui avevo collocato la scena non l’aveva" disse lo scrittore.
" Ricevetti decine di lettere di rimprovero da studentesse cattoliche, la censura limitò il film, ma nonostante ciò ebbe un grosso successo, ispirando l'Esorcista, la serie de Il Presagio e tanti altri horror ".



L'autore 

Ira Levin newyorkese naque nel 1929 scrisse 7 romanzi e varie opere teatrali. Oltre a Rosemary's Baby altri suoi romanzi diventarono film fra cui Un bacio prima di morire, La fabbrica delle mogli, I ragazzi venuti dal Brasile (edizioni Sur). Morì nel 2007.




Vedi anche la recensione del thriller 
 I diabolici di Boileau-Narcejac



Il libro consigliato





Ira Levin
ROSEMARY’S BABY
Edizioni Sur
253 pagine
2015



























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