7 ott 2015

 

Tempi difficili di Charles Dickens

Charles Dickens e il romanzo di denuncia sociale

Tempi difficili (Hard Times) Feltrinelli, con il sottotitolo originale per questi tempi, è un insolito romanzo di denuncia sociale di Charles Dickens ma anche un analisi del presente storico che contribuisce a fondare quel sottogenere di narrativa vittoriana nota come romanzo della rivoluzione industriale.




Nell'immaginaria città industriale di Coketown dell'Inghilterra del nord Thomas Gradgrind,  proprietario di una scuola e membro del parlamento, impartisce ai figli una severa educazione in cui nella vita conterebbero solo i fatti, senza lasciare posto all'immaginazione e ai sentimenti, perciò Louisa e Tom, i due maggiori, cresceranno fra repressione, insensibilità e inoperosità, mentre il maschio diventerà un imbroglione. 

Gradgrind un giorno accoglierà Sissy Jupe, la figlia abbandonata di un clown, cui il padre pensa che il suo futuro per lei lontano da lui sarà migliore. Poco più avanti la giovane Louisa - convinta dal padre - accetterà di sposare senza amore Josiah Bounderby un anziano banchiere, industriale, proprietario di case e di una fabbrica, orgoglioso di essersi fatto da sé ma che si rivelerà un crudele padrone verso i suoi dipendenti. Mentre Louisa soffrirà in silenzio, cominceranno i primi scioperi degli operai contro i padroni. 

L'infelice Stephen Blackpool, che lavora nella fabbrica di Bounderby,  ci illustrerà le tristi  condizioni di vita delle classi povere del paese. Stephen isolato tra compagni e datore di lavoro, quando rifiuterà di spiare i colleghi operai verrà licenziato e partirà lontano dalla città mentre nel frattempo il giovane Tom pieno di debiti di gioco compirà un furto alla banca dove lavora presso il cognato. 

Louisa ritornerà a vivere dal padre riconoscendo i propri torti, e con l'aiuto di Sissy, divenuta nel frattempo una  giovanetta, e i fratelli più giovani cresciuti in una più felice atmosfera ritroverà la serenità perduta. Stephen Blackpool sarà sospettato del furto alla banca e ricercato, ma verrà ritrovato morente nel pozzo di una miniera abbandonata, rivelando prima di morire la propria innocenza e la parte avuta da Tom nel furto. Bounderby, abbandonato da tutti, rimarrà solo con il suo denaro, Fede, Speranza e Carità diverranno i suoi principi guida mentre una strana pace calerà nella casa. Questa in breve la trama articolata del libro.


Charles Dickens


La genesi del libro

La genesi di Tempi difficili probabilmente nasce dall' interesse sociale di cui è testimone Dickens su uno sciopero dei lavoratori a Preston - sciopero che durò otto mesi, tra il 1853 e il 1854 - sul quale pubblicò un articolo nella sua rivista «Household Words» nel febbraio del 1854 col titolo On Strike.

Nonostante avesse all'attivo numerosi romanzi fra cui Il circolo Pickwick, Oliver Twist, David Copperfield lo scrittore si trovava in condizione economiche pessime e la circolazione della sua rivista non andava bene.

Scrive Forster nella biografia "Nel 1854, trovandosi in qualche difficoltà e ristrettezza, concepì l’idea di ritrarre per sé stesso un profitto pecuniario dalle sue letture pubbliche; ma, dietro il consiglio di alcuni amici, abbandonò per un momento questo progetto, e continuò le sue letture a beneficio di vari Istituti. Nello stesso anno scrisse: Tempi difficili. "

Iniziò a scrivere Tempi difficili nel gennaio del 1854; in aprile viene pubblicato a puntate sulla sua rivista per poi in volume. Il libro ha delle distinzioni rispetto agli altri di Dickens: era più breve, non aveva illustrazioni e non era ambientato a Londra. 

Nella stessa rivista in quell'anno Elizabeth Gaskell pubblicò Nord e Sud  romanzo che affrontava le stesse tematiche della Rivoluzione Industriale.



Il contesto storico sociale

L'Inghilterra vittoriana in cui Dickens visse era carica di una pesante crisi economica.  La disparità tra ricchi e poveri, e le classi medie, era divenuta ancora più grande da parte dei proprietari delle fabbriche che sfruttavano i propri dipendenti al fine di aumentare i propri profitti.

I lavoratori, chiamati "The Hands" in Hard Times, erano costretti a lavorare per lunghe ore a basse retribuzioni in fabbriche anguste, fuligginose e pericolose. Poiché non avevano le competenze di istruzione e di lavoro, questi lavoratori avevano poche opzioni per migliorare la loro vita terribile così come le loro condizioni di lavoro.

Con l'empatia acquisita attraverso la propria esperienza di povertà, Dickens venne coinvolto in una serie di organizzazioni umanitarie per migliorare le terribili condizioni di vita dei poveri.
Ad esempio, fu relatore per la Metropolitan Sanitary Association, e con la sua amica, la ricca e filantropa baronessa Angela Burdett-Coutts, organizzò progetti volti a cercare di togliere dai bassifondi la povera gente e a costruire case pulite e sicure a buon mercato per i poveri.


Factory and industrial management 1891
Factory and industrial management (1891)

Anche se era troppo importante come romanziere per diventare un propagandista, Dickens usò più volte la sua arte per concentrare l'attenzione sulla condizione dei poveri e tentare di risvegliare la coscienza dei lettori.

Tempi difficili è un romanzo che ritrae un momento storico rilevante in mezzo alle ciminiere industriali, il progresso e le fabbriche dell'immaginaria Coketown, in Inghilterra. Egli utilizzerà i suoi personaggi e le loro storie per evidenziare l'enorme divario tra i ricchi e i poveri criticando ciò che lo scrittore percepiva come "l'insensibile interesse delle classi medio-alte ".

Infatti il romanzo suggerisce che il diciannovesimo secolo in Inghilterra stia trasformando la fabbrica in un complesso marchingegno dove la classe media si occuperà solo di realizzare profitto nel modo più efficiente e pratico possibile. Un idea anche abbastanza attuale.




Vedi anche : Il naufragio della Golden Mary. Un racconto di Charles Dickens










Questo Tempi difficili non è un libro delicato: Dickens incide il suo punto di vista licenzioso con una satira spesso esilarante insieme a un melodramma sentimentale. Ma non è neanche un libro difficile, egli voleva che tutti i suoi lettori cercassero di comprendere le sue idee, e la morale del romanzo è molto esplicita anche se articolata.

Non ci sono significati nascosti in Hard Times, il libro è un interessante caso di un grande scrittore che adopera la sua arte per uno scopo morale e sociale. 
Anche se non è il romanzo più famoso dello scrittore, rimane un importante documento su alcuni dei valori che pensava fossero fondamentali per l'esistenza umana.

Il romanzo esce ora in una nuova traduzione di Bruno Amato per Feltrinelli che ha già curato un altro classico di Charles Dickens : Oliver Twist.


VEDI ANCHE










Il libro



TEMPI DIFFICILI 
Feltrinelli 2015
338 pagine 








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