11 mag 2015

 

Quota 1222 di Anne Holt un thriller nella neve

L‘enigmatico titolo del thriller di Anne Holt, Quota 1222 si riferisce a una stazione ferroviaria norvegese Finse, posta a 1222 metri sul livello del mare, dove un gruppo di superstiti - dopo un incidente ferroviario avvenuto durante una forte tormenta di neve - si rifugeranno in un hotel vacante: il Finse. Tra i sopravvissuti c'è un ispettrice di polizia in pensione Hanne Wilhelmsen che narra in prima persona i fatti che accadranno successivamente. Infatti oltre duecento persone saranno difficili da gestire rinchiusi in un piccolo albergo senza poter mettere un piede fuori, fra tensioni di giovani risoluti, loschi uomini d'affari, una coppia mediorientale, un conduttore televisivo, alcuni sacerdoti, soprattutto se due di loro verranno trovati uccisi. Si avvia così il libro di Anne Holt un thriller che ricorda i Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, con i presunti colpevoli isolati durante una delle più intense tempeste di neve e gelo che la località abbia mai visto. 




Il Finse 1222 nella realtà è un hotel centenario sopravvissuto alle bombe della seconda guerra mondiale e alle frequenti bufere invernali, come ci illustrerà la scrittrice nelle note alla fine del libro ma la Holt - che è stata fra l'altro ministro norvegese per la giustizia - lo rende un luogo ideale per una storia del genere.

Le camere non basteranno per tutti perciò verranno divise fra le persone in attesa dei soccorsi, ma i superstiti almeno sembrano sicuri in un albergo che sarebbe altrimenti rimasto vuoto a causa della tormenta, curati dall'intraprendente direttrice dell'albergo e il personale della cucina che cercano di mantenere il soggiorno per i loro ospiti il più confortevole possibile.

L'unica cosa fuori dal comune è la presenza di alcune guardie armate al piano superiore della struttura che cela qualcosa - o qualcuno -  rimasto nascosto nell'ultima carrozza sigillata del treno prima dell'incidente, aggiungendo più vivacità al mistero. Si dice sia occupato da membri della famiglia reale, ma rimane un enigma il motivo per cui qualcuno di questi dovrebbe fare un viaggio a Bergen durante la peggiore bufera di neve degli ultimi decenni. 

Finse nel 2008

Paralizzata dalla vita in giù dopo che un proiettile in passato l'ha colpita alla spina dorsale, Hanne Wilhelmsen è piacevolmente antisociale - come i migliori detective - e verrà trascinata a forza nell' inchiesta " L’unica cosa che desideravo era che qualcuno mi portasse via da quella montagna, da tutta quella gente, dalla tempesta e da quella maledetta neve che stava rendendo sempre piú difficile la possibilità di vedere fuori." Ben presto si circonderà di alcuni aiutanti come Geir Rugholmen che mastica tabacco in continuazione e ha la cattiva abitudine di sputare quando parla, poi  il dr. Magnus Streng  un piccolo uomo che si prenderà cura di Hanne dopo che una racchetta da sci gli aveva attraversato la gamba durante l'incidente ferroviario. E Adrian  un ragazzo quindicenne solitario ma grintoso che cerca di essere duro ma in genere non vi riesce. 



Nonostante la sua menomazione Hanne riesce a prendere in pugno la situazione diventando la coordinatrice delle azioni - due cadaveri devono trovare una sistemazione lontano dalla vista degli altri e in un posto sicuro in attesa di capire con quale arma sono stati uccisi e conoscerne il movente - osservando con attenzione i presenti e deducendo dai particolari  un probabile assassino.
"La sedia a rotelle mi rende diversa, mi trasforma in qualcosa di differente da chiunque altro, e spesso le persone pensano che io sia stupida. O sorda. Le chiacchiere mi passano sopra, nel senso letterale del termine; basta che mi pieghi all’indietro o chiuda gli occhi ed è come se io non esistessi. In questo modo è possibile percepire, osservare e capire molte cose."

Tutto questo renderà più facile per Hanne arguire e considerare cosa sta succedendo intorno a lei mentre indaga sulla morte dei due sacerdoti. Ma l'azione continuerà nella hall dove alcune persone particolari cospirano e mentono sulla loro identità.

La Holt fa un lavoro interessante mantenendo il mistero fino alla fine e rammentando spesso la tempesta invernale insidiosa con un certo nervosismo in crescendo alimentato dagli estranei intrappolati nel luogo isolato, inserendo fra l'altro un sottofondo di panico appena tenuto sotto controllo e - come si vedrà da alcuni personaggi che simulano altre identità - facendo anche osservazioni sulla società norvegese di oggi .
Il personaggio di Hanne Wilhelmsen creato nel 1993 è comparso in altri romanzi della scrittrice tutti pubblicati da Einaudi.


  • Il libro 

Anne Holt
QUOTA 1222 
Einaudi 2015


 







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