23 gen 2015

 

Uomini verso la libertà in due libri. Unbroken e Tra noi e la libertà

Due libri hanno suscitato la mia attenzione sull'idea di libertà nell'uomo e nel suo essere civile. Apparentemente simili Tra noi e la libertà di  Slavomir Rawicz  e Unbroken di Laura Hillenbrand il filo comune che li lega è proprio la libertà, il fuggire da un ambiente ostile - nel caso di Rawicz i campi di prigionia russi e la fuga, mentre nel libro della Hillenbrand  i campi giapponesi.


The Way Back image movie

Nel 1939 un ufficiale di cavalleria polacco Slavomir Rawicz viene condannato a 25 anni di lavori forzati in Siberia a seguito di una confessione indotta dalla tortura da parte della NKVD, la polizia segreta di Mosca.
"Le loro accuse si basavano esclusivamente sulla convinzione che tutti i polacchi di ceto medio o superiore abitanti nei pressi della frontiera russa fossero inevitabilmente spie, uomini che avevano operato di soppiatto e con efficacia contro il giorno della Liberazione Russa."
Compirà incatenato con altri prigionieri un viaggio di 3.000 miglia in un treno blindato in pieno inverno russo con i piedi nudi, una camicia di cotone senza bottoni e pantaloni senza cintura.Verrà internato al Campo 303 a Yakutsk che si trova a 500 km dal circolo polare artico, in un rettangolo recintato di 500 metri con una torretta ad ogni angolo dove l'unica difesa contro la fuga oltre al filo spinato e a un fossato era dato dal luogo stesso fuori dal mondo selvaggio ostile e sempre ammantato di neve.

Descrivendo condizioni di prigionia inaccettabili il narratore cercherà di fuggire "affrontando i rischi del clima più micidiale del mondo" da un luogo di cui nessuno aveva mai fatto ritorno. Metterà da parte delle pelli di renna e zibellino del cibo e insieme ad altri sei prigionieri fra cui un ingegnere americano Mr Smith, nell’ aprile del 1941 lasceranno il campo. 
"Fuga. Ripetei mentalmente la parola, rendendomi conto che mi era stata compagna dal giorno in cui avevo lasciato la Lubjanka. «Sì, vecchio ostjak», pensai. «Tutti gli uomini giovani e forti che non vogliono morire devono pensare alla fuga." 
Ma invece di scegliere la via più breve verso la libertà e la sopravvivenza - a piedi per 2500 km verso la costa del Pacifico - e di un possibile imbarco per il Giappone nel timore che potessero riprenderli, si diressero direttamente a sud. Diciotto mesi dopo e 6500 km percorsi solo quattro di loro avevano raggiunto la libertà nell' India britannica nel settembre 1942.

Per raggiungere l'India britannica, all'estremo delle loro forze con delle attrezzature artigianali attraversarono la taiga siberiana densa di neve profonda durante uno degli inverni più freddi registrati nella storia, passando per il Lago Baikal e proseguendo attraverso la Mongolia, poi la sofferenza del calore estremo nel deserto del Gobi, e il Tibet valicando l'Himalaya e arrivando così nell' India britannica. Dopo essere arrivati come uomini liberi, i quattro sopravvissuti si dividono per non incontrarsi forse mai più.
Quando il libro uscì nel 1956 fece molto scalpore nel descrivere il trattamento nei gulag sovietici. Venne tradotto in 25 lingue e Slavomir Rawicz si era ritirato a Londra non potendo più tornare in Polonia con l'accusa di diserzione.



Unbroken image movie

Laura Hillenbrand racconterà in Unbroken la storia di Louis Zamperini puntatore-bombardiere della Army Air Forces e mezzofondista olimpionico, che nel maggio del 1943, a bordo di un B-24  il Green Hornet per un guasto cade sul Pacifico. Degli 11 uomini solo tre si salvano :"Louie" Zamperini, Phil il suo pilota e Mac il mitragliere di coda, per settimane vagheranno nell'oceano sopra alcune fragili zattere di salvataggio nutrendosi di albatros e sterne crudi, fra la sete, gli squali e i tifoni. All'improvviso un rombo lontano di motori, un bimotore passa sopra le loro teste, i tre sono speranzosi. Si accorgeranno da alcune raffiche sparate intorno che non è l'aereo giusto. Due gommoni affonderanno e dovranno adattarsi in tre su una zattera che a malapena ne porta uno.
"Avevano sentito dire che i giapponesi schiavizzavano i nativi e li deportavano in massa, così pensarono che forse era stato quello il destino degli abitanti dell’isola. "

Dalla padella alla brace. Una nave giapponese li salverà ma finiranno in una serie di campi di prigionia giapponesi, dove per quasi due anni, Zamperini subisce diverse torture: per un furto di pesce la punizione sarebbe stata che ogni soldato semplice avrebbe sferrato un pugno in faccia a ogni ufficiale e a ogni ladro, con tutta la forza che aveva. "Ai primi pugni Louie rimase in piedi. Ma ben presto le gambe cominciarono a cedere e crollò a terra. Si rialzò, ma cadde di nuovo al pugno successivo, e a quello dopo ancora." Venne stimato che gli ufficiali erano un centinaio, oltre duecento pugni. Zamperini tumefatto per diversi giorni non riuscì a parlare. L'odissea dell'intrepido Louie si concluderà con la resa del Giappone. La Hillenbrand oltre all'avventura principale ci dà all'inizio una descrizione dell'infanzia infelice di Louis fatta di sacrifici e costrizioni e un epilogo morale e sociale, una testimonianza al coraggio, all'ingegno, e alla forza di sopravvivenza di un uomo che sfidava se stesso.

Riduzioni cinematografiche

Di tutte e due i romanzi sono stati tratti dei film. Dal libro di Rawicz il regista Peter Weir ha diretto The Way Back nel 2010 con Ed Harris e Colin Farrell . Mentre Unbroken è stato diretto da Angelina Jolie nel 2014.

Unbroken: Una storia di resistenza e coraggio


Tra noi e la libertà


I libri da leggere



Tra noi e la libertà di Slavomir Rawicz, Corbaccio editore 
Unbroken di Laura Hillenbrand, Mondadori




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